domenica 27 luglio 2014

BAMBINI IN ACQUA


                                       SPLASH



L’acqua è un elemento fondamentale per la nostra vita. E’ importante quindi sviluppare fin da piccoli un buon rapporto di fiducia tra il nostro corpo e tale elemento. I corsi di acquaticità che ci vengono proposti aiutano i bambini a vincere le proprie paure e a sperimentare, attraverso il gioco, nuove forme di movimento e di fiducia.
L’obiettivo primario non è quello di imparare a nuotare, ma quello di avvicinarsi all’acqua con consapevolezza, autocontrollo, piacere e divertimento. Negli anni abbiamo riscontrato sempre la totale adesione dei bambini interessati ed abbiamo osservato come quest’esperienza sia un’ulteriore opportunità di integrazione per bambini di culture diverse o con bisogni speciali e per chi non avrebbe la possibilità di frequentare un corso al di fuori del contesto scolastico.
La scuola, ponendosi alla continua ricerca di opportunità capaci di “far crescere” in modo armonico i bambini, per il corrente anno scolastico continua il “progetto piscina”, già attuato in passato. I docenti ritengono significativa questa esperienza, al fine di offrire ai bambini ed alle bambine la possibilità di compiere nuove e stimolanti esperienze, di permettere loro di affrontare situazioni inusuali, di far scoprire la propria corporeità, vivendola in una dimensione nuova e aumentando la propria autonomia. Nell’ambiente acquatico i bambini/e avranno l’opportunità di migliorare il coordinamento dei movimenti, potranno scoprire sensazioni ed emozioni nuove e si troveranno talvolta a dover superare ansie e paure , acquistando sicurezza e
fiducia in se stessi e nelle proprie capacità.

RIFERIMENTI TEORICI
Il campo di esperienza della corporeità e della motricità contribuisce alla crescita e alla maturazione complessiva del bambino promuovendo la presa di coscienza del valore del corpo inteso come una delle espressioni della personalità e come condizione funzionale, relazionale, cognitiva e pratica da sviluppare in ordine a tutti i piani di attenzione formativa.


ASPETTI DELL’ORGANIZZAZIONE
Al progetto partecipano tutti i bambini e bambine  delle scuola dell’infanzia; il progetto ha la durata di 8 incontri presso la piscina comunale di Codigoro. Durante la permanenza nelle vasche i bambini/e sono seguiti dagli istruttori dipendenti della piscina e al termine della lezione, i genitori con le insegnanti possono accedere agli spogliatoi e provvedere alla cura dei bambini.

ASPETTI DELLA RELAZIONE

L’insegnante ha sostanzialmente il ruolo di osservatore, fornisce stimoli ed analizza le risposte, non dimenticando il fine voluto: l’adattamento all’acqua,far gruppo e l’autonomia del bambino/a; Insomma una compagna di giochi che predispone situazioni che facilitano e rendono piacevole la scoperta dell’acqua e delle sue sensazioni.


ASPETTI DELLA METODOLOGIA

Il clima affettivo, caloroso e rassicurante che si crea durante questo tipo di attività, favorisce lo sviluppo psicologico e la socializzazione del bambino. Scoperte sensoriali, attività motoria, sviluppo psico-affettivo, socializzazione, apertura al simbolismo dell'acqua sono accessibili con l'acqua e nell'acqua. Tutto questo porterà il bambino progressivamente allo “star bene” ed a una autonomia nell'ambiente acquatico.
“ L’esperienza fatta con il gruppo di coetanei  e non della scuola ha una valenza diversa di un corso fatto singolarmente o con un gruppo di bambini sconosciuti. Con i compagni e con le insegnanti si parla prima di che cosa si andrà a fare , ci si confronta, ci si sostiene a vicenda, si rielabora successivamente prendendo sempre maggior sicurezza e consapevolezza dell’accaduto; in questo modo si facilita il superamento di eventuali difficoltà che qualche bambino può incontrare nell’approccio con l’acqua contribuendo al consolidamento del gruppo stesso stimolando contemporaneamente l’autonomia organizzativa e pratica di ogni singolo bambino. Il processo è qualcosa di molto più complesso, una vera e propria educazione motoria globale intesa come strumento per stimolare totalmente la personalità del bambino, con ricadute positive sull’area affettiva, cognitiva e relazionale, oltre naturalmente a quelle specifiche sull’area motoria.
Acquaticità dunque, non avviamento precoce al nuoto, ma insieme di esperienze piacevoli e gioiose finalizzate ad un armonioso sviluppo psicomotorio.
 Gli obiettivi principali che ci siamo prefissati di raggiungere con il corso di nuoto per la scuola dell’infanzia  sono divisi in due parti: la prima parte aiuta il bambino a superare la paura dell’acqua con giochi e/o esercizi; la seconda parte attraverso esercizi più complessi facilita il bambino a conoscere il nuoto in tutte le sue forme.
Prima parte :
Prime nozioni di acquaticità (seduti al bordo i bambini muovono le gambe, successivamente si mettono in posizioni prona con la pancia appoggiata al bordo e muovono le gambe,...),
Immersione completa del capo con apertura degli occhi sott’acqua ( con l’aiuto dell’istruttore i bambini si immergono e devono cercare di teneri gli occhi aperti ),
Prime nozioni di educazione respiratoria ( viene spiegato ai bambini come si respira in acqua, cioè come si fanno le “bolle” quando la bocca o il naso vanno sott’acqua; ma anche come ci si può immergere in apnea, ovvero senza fare le “bolle”),
Scivolamenti proni e supini con l’aiuto dell’istruttore( o di un tubo dietro la testa in posizione supina) .
Seconda parte :
Immersione del capo con occhi aperti e respirazione, Scivolamento proni e supini ( il bambino riesce autonomamente a staccarsi dal
bordo e compiere piccoli scivolamenti senza l’aiuto di nessuno), Scivolamento proni e supini con la battuta delle gambe ( l’istruttore insegna al bambino il movimento delle gambe per poter muoversi in acqua), Galleggiamento in acqua profonda, staccati dal bordo e con associata la
respirazione (respirazione in verticale).

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