mercoledì 20 agosto 2014

CONSIGLI IN PILLOLE



“Consigli in pillole”






 per l’ inserimento del bambino  nella  scuola


Che significato ha l’inserimento nella scuola?

L’ingresso alla scuola materna è un momento particolarmente delicato ed importante nel processo di individuazione personale di ogni bambino.
Dal rapporto di attaccamento alla madre e di stretta relazione con i familiari, il bambino viene a trovarsi solo in un nuovo contesto ambientale e sociale in cui diventa un individuo autonomo capace di stabilire relazioni con altri individui, coetanei ed adulti, non appartenenti alla famiglia.
A che età si può ipotizzare l’inserimento nella scuola ?

Si può considerare favorevole l’uscita dalla famiglia verso i trenta mesi.
è questo il periodo in cui le funzioni dell’Io:
  •        linguaggio,
  •        comprensione del contesto,
  •        autonomia degli sfinteri
lo consentono, ma sempre con una certa variabilità individuale.
Come rendere l’inserimento il meno traumatico possibile?
È fondamentale che in questo passaggio il bambino sia sostenuto dai genitori e dall’ambiente affinché l’inserimento avvenga nel modo più sereno e armonioso possibile e si realizzi così un momento di crescita per il bambino e, indirettamente, per la famiglia.
Come comportarsi dal punto di vista pratico?
È importante che nell’inserimento si rispettino i tempi e le modalità proprie di ogni bambino, adattandosi alle sue necessità in maniera elastica.
Il primo giorno, si consiglia di accompagnare il bambino in aula e di restare con lui tutto il tempo necessario.
Almeno uno dei genitori o (se questi mancano) una eventuale figura sostitutiva di riferimento potrà presentargli l’insegnante e il nuovo l’ambiente, parlando al bambino con semplicità e chiarezza e spiegandogli ogni cosa.
È importante anche affiancare il bambino nell’incontro con gli altri bambini, nell’esplorazione dell’ambiente, dei giochi e del materiale didattico.
 Il bambino va rassicurato sulla capacità dell’ambiente e dell’insegnante di prendersi cura di lui e dei suoi bisogni (mangiare, bere, evacuare, riposarsi, ecc.).  
L’insegnante illustrerà ogni giorno il programma delle attività programmate, per rendere l’ambiente prevedibile e rassicurante.
È utile che il bambino disponga di un piccolo spazio-contenitore solo suo (armadietto o altro) dove riporre le sue cose e averne unico accesso.
L’abbigliamento deve essere semplice e comodo. Fornitegli un cambio di biancheria e pantaloncini per eventuali “incidenti”.
Se lo desidera in questo primo periodo fategli portare un suo oggetto da casa che però sarà bene conservare nello zaino o nell’armadietto.

Come comportarsi nei giorni successivi?

Le insegnanti  concorderanno con i genitori il momento in cui l’accompagnatore potrà lasciare l’aula. Questo momento varia a seconda delle necessità di ogni bambino.
Ricordiamo ai genitori che spesso nella nostra cultura si tende a sottovalutare la capacità del bambino di poter “stare da solo” e che le angosce di separazione che i bambini presentano possono essere rinforzate da un atteggiamento insicuro ed angosciato dei genitori stessi.
Raccomandiamo di affidarsi all’esperienza degli insegnanti e di infondere al bambino la fiducia che lui è in grado di affrontare la situazione nuova in cui si trova.
Ricordiamo ai genitori che avvertire tale passaggio come un reale fattore di crescita del bambino lo aiuta indirettamente a far proprio questo vissuto, a sentirsi e diventare grande.