giovedì 10 settembre 2015

Progetto un due tre conta insieme a me


PROGETTO:
 
UNO  DUE TRE CONTA  INSIEME A ME 




I bambini  cominciano ad  avvicinarsi al numero  come segno e strumento per interpretare la realtà e interagire con essa, a riflettere sulla misura, sull’ordine e sulla relazione.
Durante questo  percorso  progettuale  vengono proposte ai bambini svariate occasioni  di raggruppamento, classificazione e quantificazione attraverso esperienze operative e solo  in un secondo momento  di concettualizzazione.
Come punto di partenza, va considerato che sono svariate le  situazioni di vita  quotidiana nelle quali i bambini “mettono insieme”  oggetti e giocattoli. Le stesse operazioni di riordino consentono  operazioni logiche di raggruppamento classificazione e quantificazione.
Saranno quindi proposti svariati  criteri di classificazione/quantificazione in base a forma, colore, dimensione, funzione e caratteristica. Il passaggio dalla quantità al numero  potrà essere favorito  attraverso esperienze pratiche  prima, e di simbolizzazione poi, sempre tenendo conto che, perché i bambini provino interesse e passione per il mondo matematico, le esperienze devono essere basate sulla scoperta, il gioco,  la gradualità,  il rinforzo e il rispetto dei tempi.

DESTINATARI:
bambini di 5 anni

TEMPI
Da ottobre  a maggio
nell'attività del  pomeriggio

METODOLOGIA
Con il gioco, la scoperta,  la classificazione, il raggruppamento, il confronto, la sperimentazione e la rappresentazione grafica.

TRAGUARDI E COMPETENZE
  • Raggruppare e ordinare secondo criteri  diversi,
  • Confrontare e valutare quantità,
  • Utilizzare semplici simboli per  registrare,
  • Compiere misurazioni  mediante semplici strumenti,
  • Abbinare quantità a simbolo numerico,
  • Conoscere e rappresentare le forme: cerchio quadrato triangolo e rettangolo.

VALUTAZIONE
l'insegnante attraverso l'osservazione occasionale e sistematica e gli strumenti di verifica, attua la continua valutazione delle esigenze del bambino e del proprio operato, al fine di riequilibrare le proposte educative sulla base delle risposte del gruppo e dei singoli bambini.

STRUMENTI DI VERIFICA
·      svolgimento di attività strutturata e non,
·      osservazione sistematica,
·      somministrazione di prove oggettive.

DOCUMENTAZIONE
il percorso formativo viene documentato attraverso:
·      gli elaborati dei bambini,
·      foto e video.






Programmazione didattica "Questo è il buio"


Scuola dell’Infanzia




PROGETTAZIONE
EDUCATIVO- DIDATTICA
Questo è il buio




Per l’anno scolastico 2014-2015 il team docenti della scuola dell’infanzia “Rosario” di Codigoro , tenendo conto delle Indicazioni per il Curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione hanno pensato ad una progettazione educativa che coinvolga i bambini, in un lavoro di ricerca e di sperimentazione in più direzioni sul tema della sensorialità. Per la realizzazione del percorso formativo si intende utilizzare come strumento di lavoro lo “sfondo integratore” in quanto pensiamo che esso possa essere uno strumento educativo che faciliti una modalità di intervento flessibile, articolata e rispondente alla complessità dell'esperienza educativa. Sfondo integratore che non è altro che una realtà significativa su cui proiettare e produrre l'attività educativo-didattica: un personaggio mediatore, contemporaneamente reale e simbolico, concreto ed astratto.
Partire dal vissuto, dalle conoscenze dei bambini, dall'ambiente che li circonda, significa permettere loro di continuare la loro storia, di sviluppare la sicurezza, di ritrovare punti di riferimento, sui quali vivere e fare una serie di esperienze diverse in una connessione coerente e sistematica che possiamo definire la continuazione della loro storia.
Rispondendo al bisogno dei bambini di età di scuola dell’infanzia, la scelta del fantastico offre un confine flessibile tra "piano della realtà" e "piano della magia". Lo sfondo integratore favorisce dunque l'interazione fra momento affettivo e cognitivo, la motivazione all'apprendimento ed infine il decentramento personale e la cooperazione. La programmazione condotta in questo modo è evolutiva essendo soggetta a modificazioni sulla base della reciprocità relazionale-comunicativa che si insatura tra insegnanti e bambini, i quali partecipano allo stesso progetto dando origine ad uno scambio di informazioni, le quali provocheranno continui cambiamenti sia nelle scelte didattiche delle insegnanti che nelle competenze ed aspettative dei bambini.
Il libro che utilizzeremo, come punto di partenza e come guida delle nostre esperienze, è “Questo è il buio”, scritto da una scrittrice locale, Gianna Braghin, con le illustrazioni di Vessela Nikolova.Il testo e le illustrazioni ci hanno catturato per la semplicità, la chiarezza, con le quali si affronta il tema della sensorialità, proponendosi come stimolo per lasciare ampio spazio alla creatività dei bambini nella scoperta e nelle esperienze.Il fatto che il testo sia scritto da un’autrice locale, ci darà la possibilità di far conoscere concretamente ai bambini, chi ha inventato la storia, di solito l’autore rimane un personaggio pressoché sconosciuto, in questo modo invece i bambini potranno confrontarsi con l’autrice, porle domande, soddisfare curiosità.Grazie al tema della nostra programmazione, rivedremo il concetto di gioco e cercheremo di riportarlo alla sua natura spontanea ed esplorativa utilizzando materiali e strumenti diversi e naturali ;cercheremo di sviluppare e comprendere le numerose possibilità sensoriali del corpo arrivando ad interpretazioni nuove e più fantasiose della realtà circostante.Da qui poi ci lasceremo guidare e portare dai bambini stessi e dalle loro richieste verso argomenti vari ed eterogenei rendendoli protagonisti indiscussi della loro esperienza formativa.Organizzeremo laboratori esplorativi, per avvicinare i bambini alla scoperta dei sensi, dapprima in modo concreto, facendo esperienze sulla vista, sull’udito, sul gusto, sull’olfatto e sul tatto.Ma con la scoperta di ognuno dei 5 sensi, si apre la conoscenza di qualcosa di più profondo, legato alla propria interiorità, è tutto ciò che i sensi scaturiscono in noi: emozioni, sentimenti, ricordi.



Un bambino è competente perché ha messo le manine sulla terra l'ha osservata e si è fatto un'idea di essa, ha annusato i fiori, li ha sfiorati e strappati e ha espresso curiosità ottenendo informazioni; ha ascoltato le storie lette e ha scoperto il piacere della narrazione e il valore dei segni grafici; giocando ha condiviso, si è strattonato con altri, ha imparato a negoziare e ha fatto sue le dinamiche sociali; ha provato paura, rabbia, gioia; ha conosciuto le emozioni dentro di lui e ne ha fatto pennarelli per colorare le sue esperienze, si è visto perduto-abbandonato e ha sperimentato la rassicurazione per affrontare nuove esperienze, ha provato il dispiacere di separarsi per ritrovare e ritrovarsi protagonista di legami affettivi importanti.”
Paola Vassuri, Per un profilo educativo all'uscita della scuola dell'infanzia, 2004

Il bambino della scuola dell'infanzia percepisce e recepisce messaggi attraverso tutto il proprio "io" e perciò mediante tutto il proprio corpo. 
Il bambino è costantemente immerso in una realtà fatta di svariati stimoli sensoriali (visivi, uditivi, tattili, olfattivi, gustativi)
E' perciò necessario abituare il bambino a riconoscere e discriminare i vari stimoli, ed aiutarlo a farne un buon uso, creando stimolanti esperienze.

Il progetto nasce dal desiderio di accompagnare i bambini alla scoperta dei 5 sensi favorendo così sia l'acquisizione di capacità percettive sia la capacità di esprimere sensazioni ed emozioni
Questo laboratorio nasce inoltre dall'esigenza di evidenziare, mediante attività ludiche, le numerose potenzialità che permettono al bambino di esprimersi creativamente mediante l'utilizzo dei 5 sensi.
Il percorso prenderà vita da una fiaba di facile comprensione che permetterà ai bambini di vivere esperienze sensoriali attraverso la manipolazione, il linguaggio verbale, le attività grafico – pittoriche, la "sperimentazione". 
La sfera sensoriale è strettamente correlata alla sfera affettiva perciò l'attività si svolgerà su un itinerario che prevede sia la conoscenza della realtà, degli oggetti, dei materiali, ma anche la partecipazione emotiva tenendo conto delle sensazioni, delle aspettative e dei desideri.
Verrà proposta un'attività trasversale che coinvolgerà tutti i campi d'esperienza basata su laboratori di tipo ludico–motori fondati sui principi del "fare per conoscere" e "conoscere per trasformare".

PRIMO NUCLEO PROGETTUALE
La Vista
“Questo è il buio. Il buio è quando il mondo chiude gli occhi e va a dormire. Dentro al buio le cose ci sono tutte e aspettano solo di essere accese...”
Il primo Nucleo Progettuale introduce il senso della Vista.
Obiettivi:
-Acquisire la conoscenza dei colori fondamentali.
-Ricercare e osservare forme nell'ambiente.
-Riconoscere e denominare: forme, colore, grandezza.
Cosa faremo?
-Giochi di mescolanze cromatiche.
-Storie sui colori.
-Attivita' di manipolazione di colori per la scoperta delle diverse gradazioni.
-Giochi con le forme
-Filastrocca delle forme.
-Costruzione di cartelloni con le forme.


SECONDO NUCLEO PROGETTUALE

L'Udito

“Questo è il silenzio.Il silenzio è il mondo che chiude le orecchie.
Il silenzio è quando cade la neve e i passi non fanno rumore ma solo impronte...”
Il Secondo Nucleo Progettuale introduce il senso dell'Udito

Obiettivi:
 -Percepire il contrasto: silenzio-rumore.
-Produrre rumori con il corpo e nell'ambiente.
-Riconoscere suoni e rumori esterni a sé.
-Percepire l'intensità del rumore.
-Percepire la provenienza di un rumore.
-Arricchire il vocabolario e usare le parole in modo appropriato.
Cosa faremo?
·Giochi ritmico-musicali con le mani e/o con i piedi.
·Giochi ritmico-musicali con attrezzi da cucina.
·Registrazioni di suoni e rumori presenti nei vari ambienti (casa, scuola, strada).
·Conoscenza di alcuni strumenti musicali attraverso immagini che li riproducono.
·Rappresentazione grafica degli strumenti musicali conosciuti.


 TERZO NUCLEO PROGETTUALE

Il Gusto

“Questo è un dolce.Un dolce è una torta e quando la metto in bocca si scioglie tutta e divento una torta anch'io.
Un dolce è una cosa buona come quando la mamma mi sorride...”
Il terzo Nucleo Progettuale introduce il senso del Gusto.

Obiettivi:
 Distinguere i gusti amaro, dolce, salato.
·Riconoscere e denominare i gusti amaro, dolce, salato, aspro.
·Esprimere con il corpo, il gesto, l'espressione grafico-pittorica, sensazioni gustative.
·Arricchire il vocabolario e usare le parole in modo appropriato.
Cosa faremo?
·Esperienze di assaggio e degustazione di alcuni alimenti.
·Riconoscimento dei quattro sapori primari attraverso la preparazione di soluzioni in acqua naturale ( soluzione acida, dolce , salata, amara).
·Costruzione del cartellone delle "faccine" che esprimono le sensazioni provate.
·Il cartellone delle preferenze dei bambini rispetto ai quattro sapori.

QUARTO NUCLEO PROGETTUALE

L'Olfatto

“Quando la mia mamma annusa i fiori, chiude gli occhi e fa MMMM.....Questo è il profumo secondo me.
I profumi si capiscono meglio a occhi chiusi: anche il profumo di mamma...”
Il quarto Nucleo Progettuale introduce il senso dell'Olfatto.
Obiettivi:
·Percepire odori sgradevoli e profumi.
·Riconoscere e denominare odori sgradevoli e profumi.
·Riconoscere e discriminare odori.
·Esprimere con il corpo, il gesto,l'espressione grafico- pittorica le sensazioni.
·Arricchire il vocabolario e usare le parole in modo appropriato.
Cosa faremo?
·Annusiamo alcuni elementi (fiori, caffè…) ed esprimiamo le sensazioni provate con le già conosciute "faccine" della scala edonistica.
·Osservazione, denominazione e riproduzione grafica di alimenti annusati.
·Costruzione della tavola olfattiva.
·Esperienze di esplorazione olfattiva dell'ambiente.

QUINTO NUCLEO PROGETTUALE

Il Tatto

“Queste sono le mie mani.Con le mani si prendono le cose e si capisce se sono tenere o dure, calde o fredde, asciutte o bagnate.
Con le mani si può battere, pizzicare o fare il solletico.Ma la cosa che mi piace di più delle mani sono le carezze....”
Il quinto Nucleo Progettuale introduce il senso del Tatto.

Obiettivi:
-Scoprire e riconoscere i contrasti sensoriali:
liscio-ruvido
morbido-duro
pesante-leggero
-Manipolare e trasformare i materiali con creatività.
-Scoprire, riconoscere e interiorizzare i contrasti sensoriali:
liscio-ruvido
morbido-duro
pesante-leggero
spesso-sottile
Cosa faremo?
-Ascolto della storia attraverso cui si svilupperà tutto il percorso formativo.
-Attività di manipolazione e travasi di materiale vario.
-Giochi sensoriali relativi alla percezione tattile.
-Percorso tattile e costruzione di oggetti con materiale di recupero

Obiettivi Formativi della Programmazione
Distinguere ed affinare le percezioni sensoriali
Classificare - ordinare - confrontare le varie percezioni sensoriali con quelle dei compagni
Arricchire le capacità espressive
Interagire verbalmente
Esprimere le proprie sensazioni attraverso il linguaggio: verbale, manipolativo e grafico-pittorico
Esercitare e sviluppare la memoria tattile - visiva - acustica - olfattiva - gustativa
Cooperare
Socializzare e condividere esperienze
Obiettivi specifici delle attività della Programmazione
Verbalizzare una semplice esperienza
Esprimere sentimenti ed emozioni
Descrivere percorsi effettuati
Rielaborare i vissuti a livello motorio
Conoscere, riconoscere e discriminare i 5 sensi
Conoscere la funzione dei 5 sensi
Individuare somiglianze e differenze
Riconoscere e denominare forme geometriche
Comprendere ed usare correttamente le relazioni topologiche:aperto / chiuso; dentro / fuori; sopra / sotto; grande / piccolo;lungo / corto; alto / basso
Comprendere le relazioni spaziali : davanti / dietro; vicino / lontano
Riconoscere le dimensioni: spesso / sottile; largo / stretto; pesante / leggero
Riconoscere e discriminare sensazioni uditive: fievole / intenso; sordo / acuto…
Riconoscere e discriminare sensazioni olfattive: puzza / profumo…
Riconoscere e discriminare sensazioni gustative: dolce / amaro, sapido /insapido…
Riconoscere e discriminare sensazioni tattili: caldo / freddo; duro / morbido …
Stabilire relazioni temporali: prima / adesso / dopo
Manipolare materiali vari
Usare in modo creativo il materiale a disposizione
Partecipare alle proposte, al lavoro in gruppo, alle attività comuni



ATTIVITA'DELLA PROGRAMMAZIONE

Attraverso i sensi, i bambini riescono a sentire la superficie dei vari materiali e a descrivere verbalmente tutte le sensazioni tattili e visive trasmesse: il colore, la forma, la qualità della superficie (liscia, ruvida, calda, fredda…). 
Ogni sensazione è però sempre strettamente correlata ad altre e spesso le sensazioni sono "evocative".
Inoltre alcuni materiali possono anche essere assaggiati o comunque odorati… 
Perciò ogni bambino potrà:
TOCCARE – ACCAREZZARE – AFFERRARE– MESCOLARE - IMPASTARE – MODELLARE - ASCOLTARE – ASSOCIARE - ASSAGGIARE – ODORARE - EVOCARE – CREARE…

Attività


l Esperienze psicomotorie;
l Incontro con l'Autore;
l Giochi liberi e guidati;
l Giochi di imitazione e di finzione;
l Drammatizzazioni;
l Esperimenti;
l Puzzle, collage;
l Raggruppamenti, relazioni;
l Confronti, classificazioni;
l Seriazioni, misurazioni, conteggi, operazioni;
l Giochi memory, simmetrie, lateralità.
l Ascolto e comprensione di storie e di racconti;
l Memorizzazione di filastrocche e poesie;
l Ascolto e memorizzazione di canti;
l Riflessioni e discussioni sulla vita reale;
l Rappresentazioni grafiche e plastiche.

Materiali previsti:
farina bianca e gialla…
pongo, plastilina, das…
sale grosso e fino
zucchero
spezie
polvere di caffè
legumi…
agrumi…
ortaggi
pasta, riso…
bottoni, fili, corde…
legno e metallo…
carta, cartone, carta vetrata…
colla vinilica
gommapiuma, stoffe, cotone, lana…
materiali di recupero vari…
sussidi audiovisivi… e tante altre cose…

Attività ludico-didattiche
 della Programmazione


GIOCO :
Ogni bambino bendato deve indovinare i vari materiali che tocca con il solo aiuto del tatto. 
Quando indovina il gruppo intona un allegro motivetto scelto per premiare il vincitore.


GIOCO CON LO SCATOLONE :
Coppie di oggetti, uno da porre uno dentro lo scatolone, l'altro su un tavolo per poterlo osservare e manipolare. 

Gli oggetti devono possedere le seguenti caratteristiche:
duri / morbidi ; lisci / ruvidi ; piccoli / grandi
pungenti ; quadrati / rotondi / rettangolari
A turno i bambini infilano il braccio nel "buco" dello scatolone per trovare lo stesso oggetto indicato dall'insegnante.

GIOCO DEL TATTO: 
Riconoscere al tatto, con le mani con i piedi o con altre parti del corpo, alcuni materiali diversi : legno, carta, farina, metallo, sale, pongo… al fine di descrivere le sensazioni vissute. 
Costruzione di "strisce" tattili. 



GIOCO " SENTIAMO CON I PIEDI" 
Si dispongono delle corde per terra dando forme diverse: si osservano le figure ottenute poi a turno e bendati, i bambini camminano scalzi sulle corde, mantenendo il percorso e la direzione data : l'insegnante è accanto per sostenere se è necessario.
Verbalizzazione delle sensazioni provate e delle difficoltà incontrate.
Verifica grafica individuale delle situazioni di gioco vissute.

GIOCO DEL SILENZIO E DEI SUONI: 
Discriminare suoni noti, versi di animali, suoni familiari, rumori della città, distinguere suoni naturali da quelli artificiali,classificare i suoni per intensità e durata cercando di indicare durata e intensità dei vari suoni. Cercare di riprodurre i suoni uditi.

GIOCHIAMO IN CUCINA:

Preparare, nei vari periodi dell'anno, semplici "ricette" da guardare, toccare, odorare… tutti insieme.
Il vino
Le caldarroste
La spremuta d'agrumi
Il pandolce
I frullati
La macedonia…
E tutto quello che ci verrà in mente…
Cercheremo di utilizzare anche il momento del pasto, per scoprire cosa piace e cosa i nostri bimbi proprio non gradiscono.Cercheremo di capire insieme i motivi delle loro "preferenze gastronomiche"

Criteri di verifica

Strumento di verifica sarà soprattutto l’assunzione dell’osservazione sistematica e occasionale, sia nella dimensione individuale che sociale per capire se il progetto educativo e didattico è veramente adeguato e calibrato rispetto alla realtà presente nella sezione, se vi è un’effettiva conquista di abilità e capacità; se infine permette di far emergere bisogni ed esigenze affettive, emotive, cognitive dei bambini.

Valutazione

Le abilità raggiunte, le competenze e i livelli di apprendimento acquisiti, saranno valutate con l’ausilio di:
-osservazioni durante le diverse attività;
-schede operative di verifica;
-conversazioni guidate;
-disegni ed elaborati;
-drammatizzazioni;
-formulazione di ipotesi.
Le informazioni, le osservazioni, i documenti utili a conoscere i bambini, con gli elaborati che ne rappresentano il percorso educativo realizzato nell'anno scolastico  saranno raccolti e consegnati al termine della frequenza della scuola dell’infanzia .
Tutti questi documenti assumeranno un' evidente importanza nel passaggio alla scuola primaria in quanto rappresenteranno la memoria del bambino e dell’esperienza appena conclusa.

Metodologia

La metodologia proposta per tutto l’anno scolastico è di tipo attivo;partendo dalla narrazione  del testo riferito  si cercherà di sviluppare nei bambini la curiosità, la riflessione e la sensibilità rispetto alle tematiche affrontate. Pertanto si alterneranno  osservazioni e suggestioni nelle quali alleneremo gli occhi a vedere anche attraverso il buio, le orecchie a sentire anche nel silenzio, le mani a toccare, il gusto per assaporare, l'olfatto per annusare profumi che evocano ricordi, esperienze che promuovono l’armonia in un rapporto fra azione ed emozione e stimolano curiosità e creatività.
Particolare importanza verrà data al raggiungimento di un certo grado di autonomia (adeguato all’età) nei suoi vari aspetti e al rispetto dell’autostima.
Le conversazioni di gruppo, opportunamente stimolate offriranno l’occasione per sottolineare l’importanza di ascoltare ed essere ascoltati, di condividere le regole di comportamento e rispettarle.

 

Spazi
·      Sezione;
·      Laboratorio;
·      Giardino.

 

Valutazione

La valutazione degli alunni sarà effettuata attraverso conversazioni individuali e attraverso la verbalizzazione delle esperienze, la raccolta degli elaborati dei bambini e l’abilità dimostrata nei vari laboratori attivati.La valutazione sarà effettuata nel rispetto dei ritmi cognitivi individuali.







martedì 8 settembre 2015

I LIBRI MODIFICATI


Il “Libro Modificato” nasce dall'utilizzo della Comunicazione Aumentativa e Alternativa.
La Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) è “ogni comunicazione che sostituisce o aumenta il linguaggio verbale “ ed è “un'area della pratica clinica che cerca di compensare la disabilità temporanea o permanente di individui con bisogni educativi complessi”(ASHA, 2005).
L'aggettivo “Aumentativa” sta ad indicare che tende non a sostituire, ma ad accrescere la comunicazione naturale, utilizzando tutte le competenze dell'individuo.
La CAA nasce inizialmente dalle necessità di comunicazione di persone con gravi problemi motori e uno sviluppo cognitivo nella norma, ma negli anni estende il proprio campo d'intervento a disabilità molto differenti, che coinvolgono i disturbi dello spettro autistico, le componenti espressive e motorie del linguaggio , la comprensione linguistica.
Questa doverosa premessa relativa alla Comunicazione Aumentativa Alternativa mi conduce ad introdurre il protagonista principale del mio lavoro, l'In-book o “Libro Modificato”.

L'ascolto di letture ad alta voce è un'esperienza fondamentale per i bambini, in quanto sostiene lo sviluppo emotivo, linguistico e cognitivo.
I bambini con disabilità, soprattutto con bisogni educativi complessi, trarrebbero enorme beneficio da questa esperienza, ma spesso sono quelli a quali si legge meno o si fatica a trovare libri adatti.
L'In-book nasce dalle conoscenze sulla CAA, dalle sperimentazioni eseguite su gruppi di bambini, con la collaborazione delle scuole, degli operatori dei servizi, con l'obiettivo di “costruire” libri illustrati con testo in simboli realizzati “su misura” per il singolo bambino.
Il “Libro modificato” parte da opere di letteratura per l'infanzia o anche dai vissuti stessi del bambino, e diventa uno strumento per l'inclusione e il supporto allo sviluppo.
Le Biblioteche con sezioni dedicate agli IN-book sono pochissime in Italia, questa idea nasce da una proposta del Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa, Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena - Milano, che è diventato Capofila del Progetto relativo ai Libri Modificati.
L’intervento della CAA non si rivolge infatti soltanto al bambino, ma anche a tutte le persone che interagiscono con lui, in un’ottica di progressiva assunzione di competenze da parte del contesto di vita, che possa così soddisfare nel tempo i bisogni comunicativi in continuo cambiamento del bambino.
L’obiettivo è costruire un sistema flessibile su misura, da mettere in campo in tutti i momenti e luoghi della vita poiché la comunicazione è per ognuno di noi necessaria ed indispensabile in ogni momento.
Il modello di intervento è “basato sulla partecipazione”, in primo luogo, perché l’obiettivo è facilitare la comunicazione significativa e la partecipazione della persona nelle attività della vita quotidiana e nella società, nel significato dato al termine dall’ICF (OMS, 2001).
In secondo luogo, perché la partecipazione attiva del ragazzo, della famiglia e del contesto di vita è necessaria e indispensabile nel momento della valutazione in quanto “migliori esperti” del funzionamento comunicativo e dei bisogni emergenti.
In terzo luogo perché implica la continua costruzione e negoziazione di un progetto su misura per quel ragazzo e quella famiglia in quel contesto ed in quel momento della loro storia, intorno al quale vi sia pieno consenso di tutti coloro che sono coinvolti.