“Consigli in
pillole”
per l’ inserimento del bambino nella scuola
Che significato ha l’inserimento nella
scuola?
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L’ingresso alla scuola materna è un
momento particolarmente delicato ed importante nel processo di
individuazione personale di ogni bambino.
Dal
rapporto di attaccamento alla madre e di stretta relazione con i familiari,
il bambino viene a trovarsi solo in un nuovo contesto ambientale e sociale in
cui diventa un individuo autonomo capace di stabilire relazioni con
altri individui, coetanei ed adulti, non appartenenti alla famiglia.
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A che età si può ipotizzare l’inserimento
nella scuola ?
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Si può considerare favorevole l’uscita
dalla famiglia verso i trenta mesi.
è questo il periodo in cui le funzioni
dell’Io:
lo
consentono, ma sempre con una certa variabilità individuale.
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Come rendere l’inserimento il meno
traumatico possibile?
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È fondamentale che in questo passaggio il
bambino sia sostenuto dai genitori e dall’ambiente affinché l’inserimento
avvenga nel modo più sereno e armonioso possibile e si realizzi così un momento
di crescita per il bambino e, indirettamente, per la famiglia.
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Come comportarsi dal punto di vista
pratico?
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È importante che nell’inserimento si
rispettino i tempi e le modalità proprie di ogni bambino, adattandosi
alle sue necessità in maniera elastica.
Il primo giorno, si consiglia di
accompagnare il bambino in aula e di restare con lui tutto il tempo
necessario.
Almeno uno dei genitori o (se questi
mancano) una eventuale figura sostitutiva di riferimento potrà presentargli
l’insegnante e il nuovo l’ambiente, parlando al bambino con semplicità e
chiarezza e spiegandogli ogni cosa.
È importante anche affiancare il bambino
nell’incontro con gli altri bambini, nell’esplorazione dell’ambiente, dei
giochi e del materiale didattico.
Il bambino va rassicurato sulla
capacità dell’ambiente e dell’insegnante di prendersi cura di lui e dei suoi
bisogni (mangiare, bere, evacuare, riposarsi, ecc.).
L’insegnante illustrerà ogni giorno il
programma delle attività programmate, per rendere l’ambiente prevedibile e
rassicurante.
È utile che il bambino disponga di un piccolo
spazio-contenitore solo suo (armadietto o altro) dove riporre le sue cose
e averne unico accesso.
L’abbigliamento deve essere semplice e comodo.
Fornitegli un cambio di biancheria e pantaloncini per eventuali “incidenti”.
Se lo desidera in questo primo periodo
fategli portare un suo
oggetto da casa che però sarà bene conservare nello zaino o
nell’armadietto.
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Come comportarsi nei giorni successivi?
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Le
insegnanti concorderanno con i
genitori il momento in cui l’accompagnatore potrà lasciare l’aula. Questo momento varia a seconda delle
necessità di ogni bambino.
Ricordiamo ai genitori che spesso nella
nostra cultura si tende a sottovalutare la capacità del bambino di poter
“stare da solo” e che le angosce di separazione che i bambini presentano
possono essere rinforzate da un atteggiamento insicuro ed angosciato dei
genitori stessi.
Raccomandiamo di affidarsi all’esperienza
degli insegnanti e di infondere al bambino la fiducia che lui è in grado di
affrontare la situazione nuova in cui si trova.
Ricordiamo ai genitori che avvertire
tale passaggio come un reale fattore di crescita del bambino lo aiuta
indirettamente a far proprio questo vissuto, a sentirsi e diventare grande.
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