SPLASH
L’acqua
è un elemento fondamentale per la nostra vita. E’ importante quindi sviluppare
fin da piccoli un buon rapporto di fiducia tra il nostro corpo e tale elemento.
I corsi di acquaticità che ci vengono proposti aiutano i bambini a vincere le
proprie paure e a sperimentare, attraverso il gioco, nuove forme di movimento e
di fiducia.
L’obiettivo
primario non è quello di imparare a nuotare, ma quello di avvicinarsi all’acqua
con consapevolezza, autocontrollo, piacere e divertimento. Negli anni abbiamo
riscontrato sempre la totale adesione dei bambini interessati ed abbiamo
osservato come quest’esperienza sia un’ulteriore opportunità di integrazione
per bambini di culture diverse o con bisogni speciali e per chi non avrebbe la
possibilità di frequentare un corso al di fuori del contesto scolastico.
La
scuola, ponendosi alla continua ricerca di opportunità capaci di “far crescere”
in modo armonico i bambini, per il corrente anno scolastico continua il
“progetto piscina”, già attuato in passato. I docenti ritengono significativa
questa esperienza, al fine di offrire ai bambini ed alle bambine la possibilità
di compiere nuove e stimolanti esperienze, di permettere loro di affrontare
situazioni inusuali, di far scoprire la propria corporeità, vivendola in una
dimensione nuova e aumentando la propria autonomia. Nell’ambiente acquatico i
bambini/e avranno l’opportunità di migliorare il coordinamento dei movimenti,
potranno scoprire sensazioni ed emozioni nuove e si troveranno talvolta a dover
superare ansie e paure , acquistando sicurezza e
fiducia
in se stessi e nelle proprie capacità.
RIFERIMENTI TEORICI
Il
campo di esperienza della corporeità e della motricità contribuisce alla
crescita e alla maturazione complessiva del bambino promuovendo la presa di
coscienza del valore del corpo inteso come una delle espressioni della
personalità e come condizione funzionale, relazionale, cognitiva e pratica da
sviluppare in ordine a tutti i piani di attenzione formativa.
ASPETTI
DELL’ORGANIZZAZIONE
Al
progetto partecipano tutti i bambini e bambine delle scuola dell’infanzia; il progetto ha la durata di 8
incontri presso la piscina comunale di Codigoro. Durante la permanenza nelle
vasche i bambini/e sono seguiti dagli istruttori dipendenti della piscina e al
termine della lezione, i genitori con le insegnanti possono accedere agli
spogliatoi e provvedere alla cura dei bambini.
ASPETTI DELLA RELAZIONE
L’insegnante
ha sostanzialmente il ruolo di osservatore, fornisce stimoli ed analizza le
risposte, non dimenticando il fine voluto: l’adattamento all’acqua,far gruppo e
l’autonomia del bambino/a; Insomma una compagna di giochi che predispone
situazioni che facilitano e rendono piacevole la scoperta dell’acqua e delle
sue sensazioni.
ASPETTI DELLA METODOLOGIA
Il
clima affettivo, caloroso e rassicurante che si crea durante questo tipo di
attività, favorisce lo sviluppo psicologico e la socializzazione del bambino.
Scoperte sensoriali, attività motoria, sviluppo psico-affettivo,
socializzazione, apertura al simbolismo dell'acqua sono accessibili con l'acqua
e nell'acqua. Tutto questo porterà il bambino progressivamente allo “star bene”
ed a una autonomia nell'ambiente acquatico.
“
L’esperienza fatta con il gruppo di coetanei e non della scuola ha una valenza diversa di un corso fatto
singolarmente o con un gruppo di bambini sconosciuti. Con i compagni e con le
insegnanti si parla prima di che cosa si andrà a fare , ci si confronta, ci si
sostiene a vicenda, si rielabora successivamente prendendo sempre maggior
sicurezza e consapevolezza dell’accaduto; in questo modo si facilita il
superamento di eventuali difficoltà che qualche bambino può incontrare
nell’approccio con l’acqua contribuendo al consolidamento del gruppo stesso
stimolando contemporaneamente l’autonomia organizzativa e pratica di ogni
singolo bambino. Il processo è qualcosa di molto più complesso, una vera e
propria educazione motoria globale intesa come strumento per stimolare
totalmente la personalità del bambino, con ricadute positive sull’area
affettiva, cognitiva e relazionale, oltre naturalmente a quelle specifiche
sull’area motoria.
Acquaticità
dunque, non avviamento precoce al nuoto, ma insieme di esperienze piacevoli e
gioiose finalizzate ad un armonioso sviluppo psicomotorio.
Gli
obiettivi principali che ci siamo prefissati di raggiungere con il corso di
nuoto per la scuola dell’infanzia
sono divisi in due parti: la prima parte aiuta il bambino a superare la
paura dell’acqua con giochi e/o esercizi; la seconda parte attraverso esercizi
più complessi facilita il bambino a conoscere il nuoto in tutte le sue forme.
Prima
parte :
Prime
nozioni di acquaticità (seduti al bordo i bambini muovono le gambe, successivamente
si mettono in posizioni prona con la pancia appoggiata al bordo e muovono le
gambe,...),
Immersione
completa del capo con apertura degli occhi sott’acqua ( con l’aiuto
dell’istruttore i bambini si immergono e devono cercare di teneri gli occhi
aperti ),
Prime
nozioni di educazione respiratoria ( viene spiegato ai bambini come si respira
in acqua, cioè come si fanno le “bolle” quando la bocca o il naso vanno
sott’acqua; ma anche come ci si può immergere in apnea, ovvero senza fare le
“bolle”),
Scivolamenti
proni e supini con l’aiuto dell’istruttore( o di un tubo dietro la testa in
posizione supina) .
Seconda
parte :
Immersione
del capo con occhi aperti e respirazione, Scivolamento proni e supini ( il
bambino riesce autonomamente a staccarsi dal
bordo e
compiere piccoli scivolamenti senza l’aiuto di nessuno), Scivolamento proni e
supini con la battuta delle gambe ( l’istruttore insegna al bambino il
movimento delle gambe per poter muoversi in acqua), Galleggiamento in acqua
profonda, staccati dal bordo e con associata la
respirazione (respirazione in
verticale).